La riforma del sistema elettorale europeo

Responsabili scientifici

Ciro Sbailò, UNINT

Area

Politologica

Partecipanti

Ciro Sbailò, UNINT
Giuseppe Pisicchio, UNINT
Andrea De Petris, UNINT
Gaia Natarelli UNINT
Elisa Natarelli, UNINT
Giulia Deiana, UNINT

Anno di inizio

2023

Durata

Annuale

Abstract

Il progetto si prefigge di esaminare le condizioni con cui l’Unione Europea si predispone a realizzare una reale dimensione pubblica europea, indispensabile sia per la gestione delle complesse tematiche con le quali è costretta a confrontarsi al momento, sia per guidare la transizione che vedrà l’Unione ampliarsi ulteriormente negli anni a venire, affinché il suo allargamento non si tramuti in un arresto, se non in una regressione, del processo di integrazione europeo. Per questo, il progetto prende l’avvio dall’esame dettagliato della proposta di revisione del sistema elettorale europeo per esaminarne tutte le componenti e seguirne l’esito del suo iter nelle istituzioni europee e poi nei singoli contesti nazionali, per poi trarre una valutazione conclusiva una volta disponibile la versione finale della riforma. Questa rappresenta in ogni caso solo un punto di partenza rispetto al più ampio tema della dimensione pubblica europea, per il quale il progetto punta a sviluppare ulteriori proposte di intervento, possibilmente da innestare nel tessuto delle riforme già in itinere, finalizzate a sviluppare un’azione propositiva che vada al di là dello specifico momento contingente.

L’obiettivo ultimo della ricerca è quello di definire una strategia complessiva, che rappresenti un contributo concreto verso il possibile sviluppo di un vero spazio pubblico europeo: un ambito in cui i cittadini europei possano votare con modalità e procedure più uniformi di quelle attuali, sulla base di interessi e bisogni articolati su una dimensione europea e svincolati dal contesto puramente nazionale, per candidati e partiti che non siano espressione di orientamenti condizionati da contesti politici nazionali, ma che si confrontino e cerchino il consenso degli elettori sulla base di programmi e proposte di respiro più europeo e maggiormente democratico. Una reale rappresentanza europea, infatti, non può prescindere da uno spazio pubblico comune e da un sistema di partiti realmente europei, che non siano semplici aggregati strumentali finalizzati soltanto a promuovere a Bruxelles posizioni e strategie secondo una visione di interessi puramente nazionale, ma che si facciano portatori di effettivi interessi transnazionali.

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