Il credito commerciale in Italia e gli effetti sul finanziamento delle imprese

Responsabili scientifici

Roberto Guida, UNINT

Area

Socio-economica

Partecipanti

Stefania Cosci, LUMSA
Valentina Meliciani, Università di Teramo
Finanziaria Intermobiliare, Ente co-finanziatore (sponsor)

Anno di inizio

2015

Durata

6 mesi

Obiettivi

Verifica delle relazioni di complementarietà o sostituibilità tra indebitamento bancario e credito commerciale, attraverso l’analisi di alcune variabili di performance (innovatività delle imprese, competitività internazionale, accesso al credito) con il credito commerciale e con altre più tradizionali fonti di finanziamento. L’analisi sperimentale è particolarmente importante nel contesto della struttura finanziaria delle PMI italiane che utilizzano la leva del credito commerciale come un vero e proprio canale alternativo di finanziamento.

Abstract

La ricerca, dopo una rassegna della letteratura, effettua una analisi econometrica su un campione d’imprese italiane valendosi di dati dell’indagine EFIGE (riferti al 2009) incrociati con i dati di bilancio (Centrale dei Bilanci). In particolare, attraverso i dati EFIGE è possibile ottenere informazioni sui vincoli finanziari delle imprese, sui rapporti banca-impresa, sulla tipologia delle imprese (innovative e non, esportatrici e non) e su altre caratteristiche individuali delle imprese stesse. I dati di bilancio servono, invece, a misurare l’entità del credito commerciale. L’analisi econometrica, dopo aver stimato le relazioni di complementarietà o sostituibilità tra indebitamento bancario e credito commerciale, mette in relazione, attraverso modelli Probit e Tobit, alcune variabili di performance (innovatività delle imprese, competitività internazionale, accesso al credito) con il credito commerciale e con altre più tradizionali fonti di finanziamento.

Share
Share