SONDAGGIO UNINT SU GIOVANI, GREEN E MADE IN ITALY. REALACCI: ECONOMIA VERDE UTILIZZA IL 13% DEGLI OCCUPATI IN ITALIA

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“Italian green generation. La sostenibilità e il made in Italy per i giovani italiani” è il titolo del convegno che si è tenuto presso l’aula magna dell’Università degli Studi Internazionali di Roma – Unint. Durante il convegno sono stati presentati i risultati di uno studio coordinato dai professori Alessandro De Nisco e Giada Mainolfi e dal Centro di ricerca Madeint della Unint su un campione di 1.000 italiani di età compresa tra i 18 e i 44 anni per valutare il grado di conoscenza e di educazione alla sostenibilità, il ruolo della sostenibilità nei comportamenti di acquisto e la percezione della sostenibilità del made in Italy. Dopo i saluti della rettrice Mariagrazia Russo e l’illustrazione delle principali evidenze della ricerca si è tenuta una tavola rotonda coordinata da Nerina Di Nunzio, docente Unint e fondatrice di Food Confidential, in cui sono intervenuti Ermete Realacci, presidente della Fondazione Symbola, Alberto Scaccioni, amministratore delegato di Ente Moda Italia, Daniele Dalli, professore ordinario di marketing presso l’Università di Pisa e presidente della Società Italiana Marketing, Francesco Andrea Giuseppe Virtuani, funzionario del Mimit, Leonardo Lambertini, direttore marketing di Valsoia, e Renato Roca, country manager di Findus Italia.

Nel corso del dibattito sono emerse le criticità e le sfide connesse alla transizione green e le enormi potenzialità occupazionali legate al mondo della sostenibilità. Come evidenziato da Ermete Realacci “Da 15 anni Fondazione Symbola con Unioncamere monitora le imprese che investono nel green. È sempre più evidente che vanno meglio: esportano di più, innovano di più, producono più posti di lavoro.  Nell’ultimo quinquennio più di un’impresa italiana su 3 ha effettuato eco-investimenti e il settore dell’economia verde in Italia ad oggi impiega circa il 13% del totale dell’occupazione. Tra i diversi primati del nostro sistema produttivo, l’Italia è leader in Europa per tasso di riciclo effettivo dei rifiuti da imballaggio, con una media del 75,3%. Le grandi opportunità legate alla transizione verde in termini di competitività e di occupazione sono già evidenti e cresceranno ulteriormente nel prossimo futuro”. Nel suo intervento introduttivo il prof. Alessandro De Nisco, direttore del Dipartimento di scienze umanistiche e sociali internazionali della Unint ha evidenziato l’impegno dell’Ateneo su questo tema: “La sostenibilità e il made in Italy sono due componenti importanti dell’identità scientifica della Unint. In questo anno accademico abbiamo avviato un nuovo corso di laurea triennale in “Green management e sostenibilità” e un indirizzo specifico dedicato alla sostenibilità del lusso made in Italy nel nostro Corso di laurea magistrale in Economia e management internazionale. I nostri ricercatori sono inoltre impegnati in diversi progetti di ricerca incentrati sul rapporto tra sostenibilità e competitività del sistema Paese. Con questo studio abbiamo voluto fotografare il punto di vista della generazione Z e dei millennials italiani ed evidenziare sia il grado di interesse verso la tematica della sostenibilità che l’esigenza di accrescere il livello della formazione delle nuove generazioni”.

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