Istituito il Forum nazionale sull'autismo presso l’Università degli Studi Internazionali di Roma - UNINT

Il ministro per le disabilità Alessandra Locatelli, l’onorevole Gianpiero Zinzi, il neuropsichiatra infantile Alessandro Frolli e i rappresentati di 60 organizzazioni per le persone con autismo si sono riuniti oggi presso l’Università degli Studi Internazionali di Roma – UNINT. Un’occasione per analizzare le criticità della rete di servizi dedicati ai disturbi dello spettro autistico e per rispondere al contempo alle esigenze di confronto, verifica e coordinamento tra il mondo delle associazioni, dell’istruzione e delle famiglie e quello delle istituzioni.

Proprio dal ruolo delle istituzioni e dal loro rapporto con il tessuto sociale parte il ministro Locatelli. “È necessario agire su più livelli: nazionale, regionale, locale e del singolo cittadino. Perché se non cambiamo prospettiva e non vediamo un investimento nel non lasciare indietro nessuno, allora non possiamo fare il salto in avanti di cui abbiamo bisogno.”

A testimoniare ulteriormente la centralità di un proficuo scambio tra associazioni, sanità, istruzione e istituzioni è l’intervento dell’onorevole Gianpiero Zinzi, da sempre vicino alla tematica dell’autismo.

“Le istituzioni devono raccogliere le richieste delle famiglie, impegnandosi a garantire continuità terapeutica alle persone con disturbi dello spettro autistico. Devono garantire allo stesso modo continuità didattica, al fine di accompagnare bambini e ragazzi al loro futuro, valorizzandone i talenti. Ritengo che la condivisione, la rete e il gioco di squadra possano fare la differenza.”

Proprio di squadra parla Fabio Bisogni, vicepresidente dell’Università degli Studi Internazionali di Roma – UNINT, Ateneo promotore dell’istituzione del Forum.

“Oggi è un giorno importante perché si fa squadra attraverso il dialogo, con l’istituzione di un Forum che vede protagonisti associazioni di persone con autismo, genitori, docenti, istituzioni e accademia.
Nell’elaborazione di politiche a livello nazionale e internazionale è costante il riferimento alle esigenze di sensibilizzazione e di tutela della diversità. Emerge con nobile prepotenza il ruolo decisivo che l’Università e l’intero universo dell’istruzione possono giocare nel richiamare l’attenzione sul tema. Questo per promuovere una sempre maggiore consapevolezza e migliorare la formazione delle persone, all’insegna del riconoscimento del valore della diversità.”

Di carattere maggiormente tecnico l’intervento del neuropsichiatra e docente Alessandro Frolli, che sottolinea, dopo un’analisi di carattere diagnostico e terapeutico dell’autismo, come “è necessario che gli operatori che lavorano nel settore siano adeguatamente formati. Per acquisire le corrette strategie di intervento è necessaria l’istruzione universitaria e non solo post-universitaria. Tali strategie, in ogni caso, possono dirsi efficaci se attuate nell’ambito della rete, quindi in coordinamento con associazioni e famiglie”.

A concludere l’evento una tavola rotonda volta a definire funzioni, obiettivi e modalità operative del Forum nazionale sull’autismo. La sessione, moderata da Simona Rotondi, vice coordinatrice bandi e iniziative dell’impresa sociale “Con i Bambini”, è stata caratterizzata dall’attiva partecipazione di associazioni nazionali, fra le quali ANGSA Nazionale, ANFAS, Il Mio Mondo Esiste, ASA onlus e Gruppo Asperger Lazio.

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