“IL LATO OSCURO DELLA MODA”. RAI RADIO2 E LA SFILATA ECOSOSTENIBILE ALL’UNIVERSITÀ UNINT

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Una sfilata di moda nell’Aula Magna dell’Università. Momento insolito, in quegli austeri ambienti dedicati al sapere. Modelle e modelli, tutti studenti delle varie facoltà dell’Ateneo, mostravano gli abiti indossati mentre un violinista accompagnava il loro elegante incedere.

L’evento si è svolto all’Università degli Studi Internazionali di Roma-Unint, e ha fatto parte dell’iniziativa lanciata dalla trasmissione di Rai Radio2 “M’illumino di meno” dedicata alla sostenibilità. E dato che quest’anno il tema indicato a livello nazionale era incentrato sullo spreco energetico nel settore del fast fashion e alle alternative virtuose che promuovono il riuso e la valorizzazione degli abiti, l’Università Unint, che ha un settore dedicato al Made in Italy, ha organizzato una sfilata “sostenibile”, con abiti creati a mano e realizzati con materiale ecosostenibile, organizzata dalla docente Maria Cristina Rigano. Gli stilisti della Maiani Accademia Moda hanno fatto indossare agli studenti dell’Unint, modelle e modelli per un giorno,  trasformazioni creative effettuate con operazioni di recupero, come centrini della nonna inutilizzati e reinventati in chiave contemporanea, tessuti che sarebbero andati persi perché ricavati da pezzi di abiti avanzati da precedenti collezioni., inserimenti di ritagli di carte da parati di scarto o di tappeti berberi.

Prima della sfilata, nell’Aula Magna sono stati proiettati filmati di inchieste che mostravano “il lato oscuro” dell’industria della moda, e la professoressa Giada Mainolfi ha spiegato agli studenti quanto disastroso sia l’impatto ambientale quando la moda non usa criteri sostenibili e quanto grave sia lo sfruttamento umano che realizzano anche celebri brand, e come le scelte consapevoli di ognuno possano incidere per poter effettuare un necessario cambio di rotta.

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